Noemi: la nuova Nada?

Sarà per il testo e per il mio mood che non è dei migliori, ma la canzone che sto ascoltando di più in questi giorni è quella scritta dalla premiata ditta Gaetano Curreri e Vasco Rossi per la rossa Noemi: Vuoto a perdere.

Ascoltandola ho pensato a un paio di cosette. Innanzitutto che una canzone di Vasco per piacermi non deve essere cantata da Vasco. Il che è dovuto sicuramente all’insofferenza per i suoi tamarrissimi “eeeeeeehhhhhhh”, ma anche a una buona dose di odio personale, diciamolo.

Ma i pensieri che vorrei condividere riguardano la rossa di X-factor, non il mezzo pelato di Zocca.

Noemi è una delle artiste più interessanti uscite dai talent show degli Anni Zero. E questo è vero per due motivi. Sia per la bella voce, graffiata ma non caricaturale come quella di Giusy Ferreri; sia per quell’atteggiamento da anti-diva che la rende credibile. Ma ci sarebbe una terza arma a vantaggio della rossa romana finora sfruttata solo in parte.

Ed è la sua attitudine seventies che la colloca in un settore musicale poco calcato – la sua rivale sarebe Irene Fornaciari, per intenderci. Un’attitudine messa in mostra da Morgan durante il talent show, ma che sia l’album precedente sia il nuovo singolo Vuoto a perdere non mettono in evidenza. Un’attitudine che invece esce fuori in RossoNoemi, album in cui molti brani sono venati di soul e Rythmn’n’blues.

Ecco perché mi sento di dire che più che con Vuoto a perdere bisognerebbe accostarsi all’album ascoltando Fortunatamente, canzone scritta dalla stessa Noemi.

Certo, l’album è un po’ troppo pulito – che ci vuoi fare è pur sempre prodotto da quell’ebete di Corrado Rustici (dio lo fulmini!) dietro il suono di Negramaro e Ligabue – e si può fare molto di più per scriverle dei brani che le calzino a pennello. Ma, qui lo dico e qui non lo nego, quando qualcuno lo farà avremo davanti la prossima Nada Malanima. Intanto ascolta il pop rock di Vuoto a perdere e pop r’n’b di Fortunatamente e poi dimmi cosa ne pensi.

PS: dimenticavo. Il fatto che io mi identifichi nel testo di Vuoto a perdere non vuol dire che ho la cellulite.

Questa voce è stata pubblicata il 26 aprile 2011 alle 11:07 PM. È archiviata in Anni Zero, Pop '10, Segnali dai '10 con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

5 pensieri su “Noemi: la nuova Nada?

  1. Francesca in ha detto:

    Concordo in pieno, Noemi ha un grandissimo potenziale, che pian piano sta tirando fuori. Mi ha colpito da subito.

  2. I talent lasciano il tempo (televisivo) che trovano e così i lori artisti. Tra questi, ad andare avanti sono soltanto coloro che hanno la capacità di scriversi i pezzi da soli. Ed io non ne ho visto nemmeno uno in grado di farlo, forse i Batard Son Of Dioniso che hanno ripiegato su altri circuiti.
    Noemi non sfugge a questa “trappola” e pur essendo una delle migliori proposte venute fuori da un talent (forse davvero la migliore)dovrà dare qualcosa in più.

    • @Francesco: Sono d’accordissimo con te sulla diffidenza verso i talent, così come capisco la tua idea secondo cui il valore in più di un’artista si vedrebbe anche dalle sue capacità come autore, ma avrei un “ma”. Anzi un paio :). Il primo “ma” riguarda il fatto che non mi sentirei di appoggiare un darwinismo musicale secondo cui vanno avanti solo gli autori e non gli interpreti, se non altro perché buona parte del mondo della musica ci dice che le cose non vanno così, almeno in termini di vendite. Il secondo invece dipende dal fatto che non mi sentirei di bollare in toto gli interpreti come esponenti di una cattiva musica; interpretare infatti non è cosa da poco, e spesso lascia ampi margini di trasformazione; e di questo ne parlavamo qualche post fa a proposito di una grande interprete come Mina https://goodbyezero.wordpress.com/2011/04/13/il-vuoto-grande-grande-grande-lasciato-da-mina/
      Comunque, detto ciò, capisco il tuo punto: scrivere le proprie canzoni è innegabilmente il modo migliore per prendere in mano il proprio percorso artistico. Ed è per questo che, avendo intravisto qualcosa di buon in questo ultimo album di Noemi, spero vivamente che nei prossimi album ci siano sempre più pezzi scritti da lei. Come sta accadendo a Giusy Ferreri, che sta tornando sempre più nelle vesti passate di cantautrice, anche se con risultati non buoni 😛
      PS: Ah dimenticavo, francesca e francesco, benvenuti su Gbø

      • Grazie del benvenuto e complimenti per il blog.
        Attenzione! Il mio discorso è molto preciso e ristretto al campo dei talent: il loro obbiettivo dichiarato è di tirare fuori l’artista pop, presupposto fondamentale: significa un’artista capace di iniziare una strada e mantenerla costante affermandosi tra i numeri uno. Bene, ho paura che dentro i talent poco o nulla possa raggiungere tali obbiettivi a meno di un caso clamoroso, è Mina lo è, ma ha fatto un percorso molto diverso rispetto ai concorrenti usa e getta della tv.
        Ed è qui la grande differenza tra loro e i cantautori affermati: maturare l’esperienza sul campo, fare un passo alla volta, non tutto e subito.
        Per tornare al post, spero che Noemi mi smentisca clamorosamente, ma sarà dura!

  3. Manuel in ha detto:

    Non posso fare altro che essere d’accordo con Daniele. Partiamo dal presupposto che io amo Noemi, credo che lei sia davvero un interprete capace. Quando canta una cosa la sente, la vive, e sa trasmettere (per lo meno a me) una vera emozione. Non sempre bisogna avere la presunzione di scrivere le proprie canzoni e rinunciare a tutte le proposte che vengono da fuori. Lei riesce a rendere suo anche qualcosa che non lo è, proprio perchè lo interpreta. Non lo ha scritto lei, ma in quei tre/quattro minuti diventa suo. Poi aggiungiamo il fatto che nel vecchio album c’è un suo pezzo, “Sulla Mia pelle”, ed in questo ha scritto molto ed anche qui troviamo un pezzo composto interamente da lei, “Sospesa”. Concludo con il dire che anche Nathalie, vincitrice dell’ultimo X Factor, è una cantautrice ed il suo ultimo album è composto di soli suoi pezzi (:

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